L’Orto Botanico di Bergamo è un’istituzione municipale fondata nel 1972. I protagonisti della sua nascita furono l’ingegnere capo del Comune di Bergamo Luciano Malanchini, studioso eclettico e appassionato di scienze naturali, e Guido Isnenghi, agrotecnico, conoscitore della flora locale e dotato di una spiccata sensibilità estetica, coinvolto dal primo nelle fasi progettuali e di gestione. Si tratta di un museo riconosciuto da Regione Lombardia (D.g.r. 5 novembre 2004 n. 7/19262), membro della Società Botanica Italiana e del BGCI – Botanic Garden Conservation International-, nodo della Rete degli Orti Botanici della Lombardia che ha contribuito a fondare nel 2002 .
L’Orto svolge attività di conservazione, ricerca, educative, sociali, promuove eventi culturali, mostre e conferenze.
Il patrimonio dell’Orto Botanico è composto dall’Hortus Vivus, cui si affianca un’importante collezioni di erbari – Hortus Siccus Bergomensis – fra cui il prezioso Erbario di Lorenzo Rota (1818-1853), primo descrittore della flora della provincia di Bergamo, e l’Hortus Pictus Bergomensis, raccolta di piante dipinte con tecnica naturalistica.
Le principali collezioni
Collezioni botaniche visitabili:
Sezione di Città Alta: I taxa in coltivazione sono circa 1.000. Le aiuole tematiche in cui sono suddivisi sono in larga misura dedicate alla flora autoctona, dalle piante dei boschi di latifoglie mesofile alle alpine, da quelle di ambienti acquatici alle nitrofile e ruderali.
Vi sono piccoli settori che hanno un senso fitogeografico ed espongono, ad esempio, piante mediterranee, asiatiche, americane, africane, australiane. Non mancano insiemi di vario significato ecologico (succulente, tropicali, carnivore, ecc.) o antropico (officinali, alimentari, ornamentali). Ospita una piccola serra dedicata alle succulente.
Sezione di Astino - Valle della Biodiversità: spazio di relazioni e di esperienze, è dedicato alle piante alimentari, per educare alla sostenibilità e contribuire ad armonizzare Uomo – Agricoltura – Natura a partire dal contesto locale. 200 specie con almeno 1000 varietà che cambiano a seconda delle stagioni e delle programmazioni.
Altre collezioni
Hortus Siccus: conservato presso la direzione, al Passaggio di Adalberto, costituito dagli erbari (oltre 45.000 campioni) visibili in occasione di mostre temporanee e su richiesta per specialisti
modelli vegetali (pomologica, ceroplastica e micologia)
Hortus Pictus: costituto dalla collezione “Flora Selvaggia” di Riccardo Rigamonti in deposito presso la Gamec-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
Sede espositiva
Sala Viscontea: spazio espositivo trecentesco, polifunzionale dove vengono organizzate mostre temporanee, laboratori educativi, convegni, concerti e molto altro.