Parco Chiaramontano
Via Circonvallazione 44/a Siculiana (Agrigento)
Un parco di due ettari delimitato da una pietra ed
antico ferro battuto, con al centro svettante ed
imponente, una cresta rocciosa alla cui sommità si
erge maestoso l'antico Castello Chiaramonte. Un
tripudio di specie vegetali autoctone. Con il
palmeto, le agavi, l'agrumeto, i gelsomini, i
melograni, i carrubi, le noci e i mandorli, i secolari
esemplari di ulivi saraceni.
Per secoli curato dai coloni dei Chiaramonte e poi
dai mezzadri delle tante famiglie nobiliari che si
sono succedute nel dominio dell'antico maniero.
Nascosta dalle chiome e dai massi sedimentari, si
scorgono timidamente “Le Segrete”. L'antica
credenza che vuole benedetti dalla Provvidenza i
patti conclusi sulla “rocca di Siculiana” ha avvolto
per secoli questo luogo da un'aura di beneaugurante
ricchezza e sacralità. Ne sono inequivocabile indizio
i tanti accordi nobiliari, gli sposalizi tra rampolli di
antiche casate, celebrati nel Castello.
Nell'agrumeto
del Castello, appena sotto “le Segrete”, amava
trattenersi per il ricamo Costanza Chiaramonte
circondata da fidate e ciarliere dame di compagnia.
Il ritratto di Costanza ed il padre Federico sono
visibili all'interno del salone delle feste del Palazzo
Agnello. In epoche recenti (estate 1955) ha percorso
in sentieri, ora di basolato, ora di ciottoli, ospite del
cavaliere Agnello, Giuseppe Tomasi di Lampedusa,
autore de “Il Gattopardo”.
Un anno prima, nell'estate
del '54 era toccato, anch'egli ospite del cavaliere, ad
uno straordinario musicista, Karlheins Stockhausen.
All'imbrunire, l'atmosfera è d'incanto con i colori, gli
odori ed i suoni tipici della Sicilia che fu dei
“Gattopardi”. I cieli stellati delle estive notti
Siciliane, qui, reclamano la grazia dell'anima.