Una mediterraneità romantica e profumata dalle luminose tonalità bianco/verdi è il fascino di questo giardino, segreto fra le mura dell’Hotel de Russie, nel cuore di Roma, fatto di balze scavate lungo il dorso della collina del Pincio fino a congiungersi a Villa BorgheseUsciamo, fra gli archi delle portefinestre e le esili simmetrie delle Howea forsteriana, sulla piccola corte quadra della “Piazzetta Valadier” cui fa da fondale la bellezza appartata del giardino.
“Un tempo – racconta Dedy Ferrari Clerici – questo era un vigneto agricolo limitrofo a una secentesca “villa di delizie” del cardinale Scipione Caffarelli Borghese, il Valadier lo riprese e tramutò, secondo uno schema “settecentesco” di moda all’epoca, con vialetti di percorrenza e spazi di sosta alternati a belvedere circondati da spallette di vegetazione e frutteti ornati da fontane e piccoli ninfei grazie all’acqua portata da una derivazione dell’acquedotto Vergine.
Nel restauro, avvenuto nel 2000, - prosegue Ferrari Clerici - “abbiamo cercato di ricreare l’esuberanza naturale dell’antica vegetazione”. Infatti intorno, insieme a lecci, conifere, palmizi e bambù secolari, fra pareti rivestite di rampicanti, sono stati riportati a bellezza prati, aiuole, vialetti, piccole rampe bordati o orlati di Ruscus hypoglossum, Asparagus e acanto, la vegetazione acquatica delle fontane e la balza ridedicata a frutteto e agli agrumi con fichi, limoni in conca e aranci amari che dall’anno scorso, ospita anche la deliziosa “Oasi delle Farfalle”.
Ovunque rose antiche e moderne rifiorenti insieme a magnolie stellate, azalee, rododendri, agapanti e camelie in differenti tonalità di bianchi illuminano i diversi verdi circostanti.