home / i parchi / Sant'Artemio, Parco della Storga
 

Giardini nelle vicinanze


Villa Widmann Rezzonico Foscari


Il Parco si estende su di un’area di 16.000 mq all’interno del ... continua » 

Villa Nazionale Pisani


VINCITORE 2008. Può essere annoverata senza dubbio come la regina de... continua » 
cerca
Galleria fotografica

Sant'Artemio, Parco della Storga

Sant'Artemio, Parco della Storga

via Cal di Breda Treviso (Treviso)

http://turismo.provincia.treviso.it/

Il Parco dello Storga è un'area protetta volta alla tutela del patrimonio naturalistico ed etnografico locale. Si trova tra i comuni di Treviso e di Carbonera e si estende su 67 ettari nei quali sono proibite la caccia e la pesca. È gestito dalla provincia di Treviso ed è situato su parte dei terreni dell'ex Ospedale Psichiatrico Provinciale. 

Il Parco è costituito da aree in rimboschimento, campi chiusi, uno stagno artificiale circondato da canneto, siepi perimetrali, e, soprattutto, dalle risorgive del fiume Storga, immerse in un ambiente ancora naturale di boschetti ripariali (alnus glutinosa e salix alba) e polle risorgive. Entro i confini del parco è visitabile il Museo Etnografico Case Piavone, ove oggetti e utensili folcloristici del Veneto rurale sono raccolti ed esposti al pubblico.Un sentiero naturalistico, creato da poco tempo, si snoda nel Parco permettendo una passeggiata che tocca i punti più interessanti. 

La vegetazione arborea un tempo circoscritta alle sole zone limitrofe al corso d'acqua dello Storga e ai fossi, sul finire degli anni Novanta e primi anni del Duemila è stata oggetto di un intenso programma di rimboschimento che ha interessato aree utilizzate fino agli anni Ottanta come terreni agricoli seminativi, poi inutilizzati e divenuti prati. Decine di migliaia di alberi appartenenti alle sole specie autoctone della zona sono stati piantati sulla maggior parte del terreno del parco, lasciando solo ristrette radure erbose. Si possono osservare le seguenti piante arboree: pioppo nero, pioppo bianco, salice bianco, salicone, salice fragile, carpino bianco, frassino, ontano, nocciolo, olmo campestre, rovere, farnia, platano comune, melo selvatico, ciliegio selvatico, acero campestre, acero di monte e sambuco. 

Il Parco conserva una fauna abbastanza interessante a livello provinciale, considerando che la distanza dalle mura di Treviso è di non più di 2 chilometri. Tra i mammiferi sono stati osservati il toporagno di Miller, lo scoiattolo, la volpe, la donnola e la faina.Sono stati fatti, negli anni, studi più approfonditi sugli uccelli presenti, arrivando a censirne oltre 110 specie; tra le nidificanti si annoverano: sparviere, allocco, picchio rosso maggiore, picchio verde, torcicollo, usignolo, codirosso, beccamoschino, cannaiola verdognola, canapino, luì piccolo, rigogolo e fringuello; tra gli svernanti notevole è il numero di tordi (tordo sassello, tordo bottaccio e cesena), fringillidi (fringuello, peppola, ciuffolotto, frosone) e migliarini di palude.Tra gli anfibi ed i rettili, invece, sono annoverate il tritone punteggiato, la rana di Lataste e la tartaruga paluste europea.Infine, per quanto riguarda la fauna ittica, notevole è la presenza di trota fario, sanguinerola, Spinarello e scazzone, ma, soprattutto, del gambero di fiume, ancora presente nel 2008. 

Le Case Piavone, situate all’interno del Parco naturale del fiume Storga alla periferia Nord di Treviso, sono state adibite a sede del Museo Etnografico Provinciale e del Gruppo Folcloristico Trevigiano per volere della Provincia di Treviso. Lo scopo di questa struttura è quella di mantenere vivo l’interesse per quei mestieri antichi e per quelle tradizioni agricole che oggi sono diventate sempre più rare o addirittura scomparse.Il Centro dispone anche di una vasta area scoperta di oltre 2.000 metri quadri di cui un terzo attrezzato per la riabilitazione dei pennuti ricoverati, con voliere e tunnel di volo.

Ingresso

Gratuito


Apertura

Aperto tutti i giorni dell'anno


Mappa
Debug toolbar