Nata con impostazione rurale come convento dedito alla coltivazione e alla pastorizia, subisce nel tempo vari ammodernamenti. Si circonda di un grande giardino paesaggistico degno di visita.
Le origini di Villa Torelli-Mylius e del parco circostante risalgono al XVIII secolo quando il sito apparteneva all’istituzione religiosa dei Padri Gesuiti di Varese ed era destinato alla coltivazione del suolo e alla pastorizia.
Nella parte alta del parco campeggiava una “casa da massaro”, umile edificio che avrebbe costituito in seguito il nucleo originario della villa.
A fine secolo la proprietà fu espropriata e suddivisa; risale perciò ai primi anni del 1800 la trasformazione del modesto edificio in villa. Nel 1902 il nuovo proprietario, cavalier Giorgio Mylius, eliminò ogni residuo di stampo rurale e provvide ad un definitivo abbellimento della villa.
Per quanto riguarda il giardino, la sua evoluzione vide il susseguirsi di gusti e di stili tipici dei vari periodi storici.
All’inizio dell’ 800, l’ampia terrazza naturale antistante la villa assunse l’aspetto di un parterre all’italiana, con vasi di agrumi e statue di figure mitologiche. L’intero giardino subì, infine, una profonda ristrutturazione nel 1903, divenendo un autentico giardino paesaggistico di 20.000 mq.
Ancora oggi è riconoscibile questa impostazione proto novecentesca: spiccano importanti esemplari arborei, isolati o in gruppo, di querce, aceri, salici, faggi e sequoie.