Non distante dal Casino dei Boschi si trova la Villa del Ferlaro, alla quale si accede attraversando un suggestivo viale di cedri monumentali, che un tempo congiungeva le antiche residenze ducali. Nel 1827 Maria Luigia d'Austria, Duchessa di Parma aggiunse alle sue proprietà di Sala i boschi di Montetinto Montecoppe e la tenuta di proprietà Fedolfi.
L'architetto Gazzola venne quindi incaricato di attuare numerosi lavori di trasformazione del preesistente casino, per destinarlo ai figli della Duchessa. Da allora venne detto "Villa del Ferlaro" traendo il nome dalla figura simile ad una stampella (in dialetto "ferla") che si disegnava sul terreno a nord della costruzione con la confluenza del Rio Valline nel Manubiola.
A seguito della rielaborazione, l'edificio perse le sue primitive caratteristiche di casino di caccia, per assumere quelle di villa neoclassica. Nonostante buona parte del corpo centrale corrispondesse all'area primitiva, furono operati degli ampliamenti secondo uno schema molto simile a quelli usati da Palladio.
La villa, passando poi a diversi proprietari, ha subito all'interno varie modifiche, mentre all'esterno presenta ancora le linee architettoniche ottocentesche.
Come il Casino dei Boschi è circondata da un Parco all'inglese ricco di essenze esotiche, realizzato dal Barvitius tra il 1827 e il 1332. Il suo disegno originale è tuttora conservato, con viali ampi e sinuosi e gruppi di conifere secolari.
Attualmente la residenza è di proprietà privata e non è visitabile all'interno. L'itinerario proposto dal Parco si svolge lungo il Viale dei Cedri fino alle vicinanze della Villa.
Da quì, per un ampia carraia, si raggiungono il Lago dei Pini e la zona agricola di Montecoppe. Sono previste escursioni in carrozza per gruppi organizzati.