Casa Lajolo
Via San Vito 22 Piossasco (Torino)
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Casa Lajolo, villa tipicamente settecentesca, racchiude tra i suoi muri di cinta un vero e proprio giardino segreto: le chiome svettanti di alcuni tassi e di un noce nero non lasciano infatti presagire, da fuori, il perfetto, meraviglioso, parterre all'italiana che si offre alla vista appena varcato il portone d'ingresso.
Il disegno è sobrio, quasi severo, ma onora con sicura capacità compositiva collaudati canoni architettonici rinascimentali: da un lato, infatti, la ritmica scansione della facciata ordina e ripartisce il parterre (quattro quadranti con pozzo al centro), dall'altro la suddivisione in terrazze consente la progressiva e spettacolare apertura verso la pianura e verso il paesaggio circostante.
Il giardino è verosimilmente databile tra la fine del XIX Sec. e l’inizio del XX e, complessivamente, si articola in tre terrazze lievemente digradanti, tra loro raccordate da muretti e scalini in pietra: la prima, collegata all’abitazione, si rivela estremamente rarefatta nel suo parterre di ghiaia appena animato dai punti esclamativi delle palme; la seconda è occupata dall’impianto all’italiana vero e proprio; la terza è dedicata al frutteto familiare, con vecchie varietà, e ulivi di recente impianto.
Un boschetto di tassi, conifere e palme, e un grande orto completano infine la proprietà. Rimarchevoli sono poi l'alta siepe di tasso (oltre 5 metri!) che separa il boschetto all’inglese dal giardino geometrico; le poltrone scolpite nel bosso; il tasso a dischi orizzontali con cupola; le conche che ospitano i limoni (in buona parte originali del XIX Sec.).