Parco Teresio Olivelli
Tremezzo (Como)
Il parco Comunale Teresio Olivelli di Tremezzo (CO), situato sulla sponda occidentale del lago di Como, è un piccolo gioiello botanico ed architettonico: la monumentale scalinata e la fontana centrale portano, infatti, la firma del noto architetto razionalista Pietro Lingeri, che a metà degli anni ’20 venne incaricato dalla famiglia Meier, proprietaria della villa adiacente, di sistemare il parco secondo i canoni geometrici di Villa Colonna a Roma.
Nel 2007, Il comune di Tremezzo, (riconosciuto anche come uno dei Borghi più belli d’Italia), ha deciso di recuperare e ridonare alla comunità questo bene dall’alto profilo storico-naturalistico che per lungo tempo ha rivestito solo un ruolo marginale sul bacino lacustre.
Il lavoro di restauro, affidato tramite fase concorsuale nel 2007 e conclusosi nel 2009, è stato insignito del primo premio ex aequo al concorso nazionale TDA (Tradizione, Devozione, Ambizione) nella sezione Aree Pubbliche: il premio, giunto alla seconda edizione, mirava a riconoscere i migliori interventi di restauro eseguiti sul territorio nazionale.
L’audacia del lavoro svolto è stata quella di conservare e riportare alla luce la parte fondante del progetto originario del Lingeri inserendo anche un segno delicato di contemporaneità. Concettualmente il progetto si è fondato sull’idea di promuovere il parco non più solo come mero luogo di passaggio, ma come vero fulcro propulsore di cultura e fermento sociale per i residenti e per i numerosi turisti che frequentano il territorio: in quest’ottica si è scelto di trasformare l’aspetto funzionale del parco e di alcuni edifici mutando la loro capacità di fruizione e fornendo nuova spinta ad usi differenti sia del parco stesso che della spiaggia situata oltre la foce del fiume Mainona.
Il restauro, sfruttando le emergenze già presenti, ha quindi interessato sia l’aspetto botanico che quello architettonico con particolare attenzione all’inserimento di nuovi spazi culturali per mostre e manifestazioni e di un bar come punto di ristoro. I viali sono stati ridisegnati lungo percorsi più funzionali, privilegiando il recupero dei tracciati esistenti realizzati con cordoli in ciottoli di fiume e passaggio in ghiaietto, tipologia ricorrente nelle antiche ville del lago.
La fontana e la scalinata centrale sono state riportate all’antico splendore rimuovendo i depositi e il degrado lasciati dal passare del tempo. All’interno del parco la Tarocchiera, preesistenza architettonica unica nel suo genere, è stata restaurata sottolineandone la sua valenza storica. L’apertura di grandi vetrate libera scorci suggestivi sul lago facendone un luogo dove fermarsi accompagnati delle parole di Calamandrei e del partigiano Olivelli.
L’ingresso principale al parco sulla Statale Regina è stato ampliato mantenendo in uso l’originale cancello riadattato attraverso l’inserimento di una nuova apertura centrale pedonale. L’illuminazione notturna è parte integrante del progetto di valorizzazione del parco in quanto ne mette in risalto i caratteri suggestivi. Lampioni e segnapasso illuminano i viali che costeggiano il lago mentre fari e luci scenografiche valorizzano la fontana, la scalinata e le essenze arboree di maggior pregio.