Villa Perego di Cremnago è una delle più interessanti dimore storiche d’Inverigo (co), ovvero di quel comune che nel settecento, era soprannominato "la perla della Brianza". Infatti in questo territorio, posto a metà strada tra Como, Lecco e Milano, troviamo un'importante concentrazione di antiche residenze, edificate da nobili famiglie milanesi che cercavano un luogo di villeggiatura dove trovare serenità, svago e l’amata frescura estiva.
Storia della casa
La dimora venne edificata all’inizio del 1700 su commissione del canonico Giovanni Perego, abate presso la basilica di San Nazzaro in Milano, umanista milanese e grande amante dell’arte. Il canonico diede l’incarico del progetto all'architetto Giuseppe Merlo (Milano, 1690 – 1760) e per la sua realizzazione furono necessari circa vent’anni oltre all’abbattimento di una precedente casa di caccia sempre appartenente alla famiglia già insediata a Cremnago sin dal 1500.
La realizzazione delle adiacenti scuderie con i suoi porticati venne affidata all’Arch. Simone Cantoni (1739 – 1818) anche autore di villa Olmo a Como e Palazzo Serbelloni in Corso Venezia a Milano.
Nella seconda metà del ‘700 l'Arch. Giuseppe Piermarini, (1734 – 1808), famoso per i suoi studi neoclassici, allievo del Vanvitelli ad autore, fra l’altro della villa Reale di Monza e del teatro alla Scala di Milano, venne incaricato di effettuare vari interventi sulla facciata e sugli interni della Villa.
Ad un suo studio si deve, probabilmente, la realizzazione della bella e luminosa limonaia con le sue grandi e luminose vetrate.
L'opera di queste menti diede vita al complesso monumentale che possiamo ammirare tutt’oggi, riconosciuto d’interesse storico artistico già all’inizio del 1900 e composto dalla villa padronale, con sale ancora perfettamente conservate (di particolare pregio la stanza del Cardinale Pozzo Bonelli), dalle scuderie, dalla limonaia e dalla cappella con gli affreschi di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone (XV secolo).
Il parco
Il parco che circonda su tre lati la villa si divide in due grandi aree: la parte prospettica che dai cancelli sul fronte sud porta, attraverso l’antico giardino di bosso ed il viale dei cipressi ai roccoli di caccia ed al belvedere. Da qui è possibile ammirare dall’alto l’altra area del giardino ornato da viali, grandi aiuole fiorite, statue, balaustre, scalinate e fontane. Begonie, gerani, ortensie e siepi di bosso rendono questo parco variopinto un esempio ammirevole di giardino all’italiana.
Grandi alberi secolari (faggi, platani, cedri del libano, magnolie, etc.) impreziosiscono l’insieme della dimora.
Ingresso
Adulto solo giardino € 10 Bambini (0 – 10 anni) e scolaresche solo giardino € 5 Adulto villa e giardino € 15
Apertura
La dimora è aperta per visite guidate a gruppi su appuntamento da metà aprile a metà ottobre.
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