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Giardino Reinhardt
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Villa Panicale
Villa Panicale
Località Panicale Città di Castello (Perugia)
Poco distante dalla via Tiberina, in posizione panoramica sulle pendici collinari che si innalzano appena fuori dalla valle del Tevere, sorge villa Panicale. Si inserisce nel contesto spiccatamente agrario di una collina intensamente coltivata ad uliveto e a vigneto.Si tratta di un complesso articolato.
La casa padronale ha una pianta lunga e stretta che si sviluppa in due piani di altezza. Le case coloniche, sono addossate al primo quasi a formare una corte interna.
Lo spazio verde è organizzato secondo la tipologia del ed è interamente recintato. Oltre al giardino sono presenti anche il parco, due viali alberati ed un grande roccolo di forma trapezoidale.
La villa venne costruita nella seconda metà dell’XIX secolo dai principi Boncompagni Ludovisi e deriva dalla trasformazione dell’antico agglomerato rurale di Panicale di Sopra. La famiglia Ludovisi gli diede forma di un casino di caccia ristrutturando completamente la zona meridionale del piccolo borgo.La semplice facciata di impianto settecentesco si articola su due piani. Al piano terra troviamo alcune stanze affrescate ed una cappella dedicata a Santa Teresa.
Tuttavia ciò che caratterizza particolarmente questa dimora è il giardino formale all’italiana completamente recintato ed affacciato sulla pianura sottostante. È disposto ad un livello più basso rispetto al terrazzamento su cui si apre la facciata ed è ad esso collegato tramite una doppia scalinata di accesso. Il disegno è asimmetrico, come asimmetrico è l’ingresso della villa rispetto al suo centro.
È infatti costituito da quattro aiuole contornate da siepi di bosso che gravitano attorno ad una piccola vasca circolare e da una quinta aiuola rettangolare. In maniera alternata sono disposte anche statue e vasi di agrumi che l’inverno venivano riposti nella limonaia, posizionata a ridosso di uno dei muri di sostegno.
Due viali di accesso alberati conducono alla villa ed al piccolo parco, mentre poco più in alto nella collina retrostante si estende un grande roccolo per l’uccellagione con pianta trapezoidale, a conferma della funzione per la quale la residenza era nata.
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