C’e un luogo in Puglia dove le diverse varietà di piante del mondo convivono inperfetta armonia. Si rimirano, s’intrecciano e fioriscono insieme. Un luogo in cui le distanze geografiche sono annullate e il tempo appare come sospeso. E’ il Giardino Botanico “Lama degli Ulivi”, ubicato all’interno dell’azienda Vivaistica Capitanio Stefanio, a Monopoli in Contrada Conghia.
Possiamo definirla un’autentica opera d’arte, un percorso naturalistico unico, magico, sorprendente. Si estende in un’antica Lama, una depressione carsica tipica di queste zone fra il maree le colline, scavata dal tempo e da acque passate.
Questa in particolare, dove rigoglia il giardino, è ricca di grotte e conserva memorie antiche che il tempo ha reso ancora più preziose: muretti a secco d’epoca remota, percorsi e gradini scavati nella pietra e soprattutto due chiese rupestri. Resti di una natura abitata e vissuta che costituisce un percorso naturalistico decisamente unico al Mondo. In questo scenario, lungo un percorso dai microclimi differenti, è possibile ammirare più di 2000 mila specie di piante diverse, provenienti da ogni angolo del Mondo che vegetano insieme in perfetta armonia e magico concerto.
Talune specie di piante sono autoctone, come le piante facenti parte della macchia mediterranea tipica della regione, poi ci sono ulivi secolari, (introdotti dai greci 2500 anni fa) ma non mancano piante australiane, sud africane e sud americane. E come se le piante dei cinque continenti si sono date appuntamento qui. All’interno del giardino botanico, la parola d’ordine è “armonia”, perché un giardino, e in special modo questo, è come una sinfonia: forme che si accomunano o si compensano, colori che si esaltano nell’accostamento, gialli, rosa, viola, arancio, cobalto e poi i profumi, leggeri e cangianti che accompagnano il visitatore.
Raccontare quest’opera d’arte non è cosa semplice. Come descrivere un fico d’india, con i suoi frutti spinosi e tendenti al rosso sulle cui pale ombreggia un atritriplex cespuglioso del nord america, lambiti appena dall’ombra di un ulivo. Magari a pochi passi agavi e cactus dal fascino esotico. È un po’ come essere al cospetto dell’intero pianeta. Nel giardino, nei suoi particolari microclimi si passa dalla terra arida e dalle piante che la abitano, ai tappeti violacei di sgargianti fiori di trichodiamea (Sud Africa), di pimelea (Australia) o alle fronde di bougainville (dal nome di chi la scoprii Sud America) che rigoglia in tutti i suoi colori, dal rosa al fucsia fino al rosso. La Lama poi giunge fin quasi alla costa, con il suo habitat battuto da vento e sale. Lì i fiori bianchi del cappero si aprono totalmente lasciando spuntare filamenti come fuochi d’artificio violetti: semplice purezza che sboccia dalle nostre parti. E scalda il cuore. Lì, dove il tempo appare sospeso e i fiori del mondo sbocciano insieme.
Attraverso un simbolico biglietto d’ingresso, ogni visitatore, dopo essersi immerso in un eden che concentra in sé l’intero mondo, aiuterà il restauro e il mantenimento delle due chiese rupestri presenti nel sito. Due le chiese rupestri custodite all’interno del Parco Botanico. La prima è la Chiesa rupestre di Iacovella, un pò chiesa scavata, un po’ chiesa costruita. Antichissima destinata originariamente all’uso liturgico greco e gli affreschi sono in gran parte ridipinti, probabilmente negli stessi anni in cui la chiesa veniva ricostruita, tra Seicento e Settecento. La seconda è la Chiesa rupestre di S. Cecilia: è una delle più ricche di colori che il territorio di Monopoli sa custodire. Al suo interno pare di tornare indietro nel tempo, con l’emozione silente di trovarsi al cospetto di Dio.
Ingresso
Ingresso: € 4,00 / riduzioni per gruppi e scolaresche
Apertura
Dal lunedì al sabato
Chiuso domenica e festivi
Il giardino botanico, sito presso l’azienda vivaistica Capitanio, è visitabile solo su prenotazione.
Chiamare il numero: 080.801720
Per informazioni:
www.lamadegliulivi.it
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