Giardino di Palazzo Antonini
Via Gemona, 3 Udine (Udine)
Palazzo Antonini a Udine è una residenza urbana progettata dall'architetto Andrea Palladio alla metà del XVI secolo per la famiglia Antonini, proprietaria di vari altri palazzi in città.
È attualmente sede di una filiale della Banca d'Italia.
L’inizio della sua costruzione viene fatto tradizionalmente risalire al 1556, in concomitanza con la costruzione dell’arco Bollani, altra opera di Palladio a Udine. Il committente è Floriano Antonini, giovane e ambizioso esponente di una delle famiglie più in vista dell’aristocrazia udinese che, desideroso di riscoprire una tradizione erudita, fece coniare una medaglia di fondazione del palazzo, probabilmente per dimostrare che il gusto sofisticato non era patrimonio esclusivo dei circoli aristocratici della capitale della Serenissima, Venezia.
Nel 1559 il palazzo è già parzialmente abitabile, ma nel 1563 il cantiere risulta ancora in attività.Nel secolo successivo almeno due campagne di lavori modificano pesantemente l’aspetto dell’edificio, arrivando a sostituire tutte le finestre, tranne quella sulla destra della loggia nel prospetto posteriore, e le scale interne.
Nel 1709 Martino Fischer realizza gli apparati decorativi, mentre più tardi Luigi Zandomeneghi realizza gli stucchi; in questo modo si contribuisce a snaturare definitivamente gli interni palladiani. In sostanza, ciò che rimane del progetto palladiano sono la planimetria (a meno delle scale) e la volumetria generale dell’edificio, le logge anteriori e posteriori (di cui però non vennero realizzati i frontoni) e gli elementi della “sala a quattro colonne”.