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Villa Medicea di Castello

Villa Medicea di Castello

Via di Castello 47 Firenze (Firenze)

http://bit.ly/villadicastello

La villa di Castello è una delle più antiche residenze suburbane della famiglia Medici, che la possedettero fin dal 1477. Prediletta da Cosimo I, fu oggetto di particolari cure e il suo giardino, progettato nel 1538, un anno dopo l'ascesa al potere del giovane duca, venne studiato per celebrare il potere del principe attraverso la simbologia delle sue statue, delle fontane, e delle grotte. Dichiarata dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'Umanità nel 2013, la villa è sede dell'Accademia della Crusca ed è museo statale lo splendido giardino ricco di agrumi e piante rare decorato di sculture antiche e rinascimentali. Di straordinario fascino è la Grotta degli animali, un tempo animata da giochi d'acqua, al momento chiusa al pubblico per lavori di restauro. 

LA STORIA 

Il museo può a pieno titolo definirsi prototipo del giardino all’italiana cinquecentesco. Venne realizzato a partire dal 1537 per volontà di Cosimo I dei Medici subito dopo la sua ascesa al potere, come parte significativa di in un complessivo programma di rinnovamento e abbellimento della Villa di Castello, ereditata dalla madre Maria Salviati, nipote di Lorenzo il Magnifico. Il progetto generale venne affidato a Niccolò Tribolo, responsabile con aiuti anche della realizzazione dell’imponente impianto idraulico, che conducendo l’acqua dalla sovrastante sorgente della Castellina avrebbe alimentato le numerose fontane. Quanto all’ideatore del complesso programma iconografico del giardino, che doveva esaltare il ruolo pacificatore ed il dominio illuminato sulla Toscana del nuovo governo mediceo, gli studiosi propendono ora per Benedetto Varchi ora per Luca Martini o Niccolò Martelli. 

Punti salienti del ricco e articolato progetto decorativo elaborato dal Tribolo – descritto dal Vasari e solo in parte realizzato – sono, lungo l’asse centrale del giardino all’italiana retrostante la villa, la fontana di Ercole e Anteo, (opera, ora in copia, realizzata dal Tribolo e Pierino da Vinci e coronata dal gruppo bronzeo di Bartolomeo Ammannati, che si può ammirare in originale in una sala della vicina Villa della Petraia, dove è conservata anche la Venere/Fiorenza del Giambologna, che un tempo sovrastava un’altra fontana sempre a Castello, trasferita a Petraia al tempo dei Lorena) e la straordinaria Grotta degli Animali o del Diluvio, fra le più celebri in Europa, che, ideata dal Tribolo stesso ed animata in origine da spettacolari giochi d’acqua, nella perfetta simulazione di una grotta naturale in cui sono assemblati gruppi scultorei di animali in marmi policromi, gioca un ruolo simbolico centrale nella complessa allegoria realizzata in questo giardino per Cosimo e i suoi successori. 

Nel “selvatico” di lecci, querce e cipressi che si sviluppa nella zona superiore – trasformato in parco all’inglese nella prima metà dell’Ottocento – si distingue la grande vasca-cisterna realizzata da Vasari e decorata dall’Appennino o Gennaio, scultura bronzea dell’Ammannati. 

Il giardino vanta una eccezionale collezione di agrumi, costituita da circa cinquecento piante di importanza storico-botanica unica al mondo discendenti dalle antiche varietà medicee con esemplari di oltre trecento anni di vita. Le piante sono rigorosamente curate secondo le antiche tecniche di coltivazione, esposte all’aperto da aprile a ottobre e ricoverate nel periodo invernale nelle due storiche limonaie. Anche il giardino delle erbe officinali è un vero gioiello con la Stufa dei mugherini, che accoglie il raro gelsomino doppio indiano di Goa detto “mugherino”, che dà il nome alla serra del cosiddetto “ortaccio” o Giardino segreto.

Ingresso

Ingresso libero


Apertura

Giugno - luglio 

Aperto tutti i giorni h. 8.30-18.30 
ultimo ingresso h. 18.00 

17-21-23-30 luglio 
h. 8.30-13.30 ultimo ingresso h. 13.00 
 
Giovedì 2 luglio CHIUSO 

Si consiglia di verificare il giorno stesso gli orari di apertura, telefonando al numero + 39 055 452691. Ci scusiamo per il disagio.


Altre segnalazioni

Sono visitabili il giardino e il parco. 

Per vedere il Giardino Segreto rivolgersi al personale del giardino. 
Per la villa rivolgersi all’Accademia della Crusca.

Altre informazioni, pubblicazioni e fotogallery della Villa sul profilo Instagram, nel progetto La vita nelle ville e nei giardini medicei e nel sito dedicato a Piccoli grandi musei

Alcune aperture della Villa medicea della Petraia e la cura di alcuni spazi verdi si effettuano grazie alla collaborazione con gli "Angeli del Bello" che affiancano il personale del museo.  Foto e testi in gentile concessione di Copyright 2015-2016 © Polo Museale della Toscana


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